La storia di San Caprasio è legata alla nascita del monachesimo in Europa occidentale.

A qualche miglio di mare dalla mondana Cannes sorgono due meravigliose isole che per i Romani erano Lero e Lerina, in seguito diventeranno Saint Honorat et Sainte Marguerite, oggi sono una riserva naturalistica protetta.

Perché questi nomi? La leggenda racconta che Saint Honorat con Saint Caprais di ritorno da un pellegrinaggio in Terra Santa durante il quale era morto il loro compagno Venanzio, decisero di fondare un gruppo di religiosi a modello dei Padri del Deserto, seguaci della Regola di San Pacomio, i monaci vivevano ognuno nella propria capanna e meditavano lontano dal mondo, si riunivano per cerimonie e preghiere comuni. L’isola di Lerina era tuttavia infestata da molti serpenti velenosi. I santi pregarono Dio di uccidere i serpenti e di eliminarne i corpi che puzzavano con uno tzunami. Correva l’anno 410 e più di un secolo prima di San Benedetto venne fondata la regola di Saint Honorat o Regola dei quattro padri, la prima regola in occidente, in cui si definiva la vita monastica governata da un abate, dove la giornata era divisa fra preghiera e lavoro. Saint Honorat vietò l’accesso alla sua isola alle donne, come vogliono le regole monastiche orientali, tuttavia aveva una sorella che amava teneramente: Sainte Marguerite. La ragazza fondò un convento sull’isola vicina, permettendo un giorno all’anno, alla fioritura dei mandorli, l’accesso a suo fratello. Il loro legame era tanto forte che i mandorli sull’isola di Sainte Marguerite cominciarono a fiorire tutti i mesi permettendo a Saint Honorat di raggiungere la sorella. Il monastero di Saint Honorat dal 410 contribuì fortemente alla cristianizzazione delle terre provenzali, molti vescovi appartennero a questa comunità. La sua decadenza iniziò con l’occupazione saracena delle coste a partire dall’VIII secolo. In seguito il monastero risorse oggi è gestito dai monaci cistercensi di Sénanque. Ma Saint Caprais? Era uno dei quattro padri fondatori della regola anzi essendo il più anziano era il padre spirituale anche di Saint Honorat, di cui prese il posto al monastero quando quest’ultimo fu nominato vescovo ad Arles dove morì nel 430.  Saint Hilaire d’Arles disse di Saint Caprais “la sua carità è ardente, la sua umiltà estrema, la sua modestia perfetta. “Con l’arrivo dei saraceni per salvare le sue reliquie buona parte del corpo fu trasportata fino ad Aulla, nel VII-VII secolo, il santo oggi è protettore dei pellegrini della via Francigena. Parte delle sue reliquie sono anche a Chartèves un villaggio della Brie nel dipartimento dell’Aisne sotto il vescovato di Soissons. Il Monastero di San Caprasio venne fondato sotto il marchese Adalberto di Toscana intorno all’884 su un preesistente edificio fondato nel VII secolo dall’abate di Lerino Attala, successore di San Colombano a Bobbio. Il complesso è aperto alle visite, la storia è raccontata nel museo di San Caprasio che conserva anche le reliquie del santo ritrovate durante i restauri del 2003. Se volete ripercorrere la vita dei pellegrini e dei monaci nel medioevo vi invito a visitarlo.